Il bivacco

Il bivacco è l’organizzazione che la ptg mette in atto sul terreno ogni volta che deve effettuare una sosta che si protrae per più ore, per

*Sottrarsi all’osservazione dell’ avversario
*Riacquistare la capacità operativa, ridotta o perduta durante l’attività

Requisiti importanti per la scelta di un bivacco sono:

o essere sull’ itinerario di movimento o prossimo ad esso
o non distare dall’ Obj più di 1000/2000 mt
o offrire buona copertura all’osservazione
o essere lontano da rotabili trafficate, abitati e luoghi frequentati
o essere situati in dominio di quota
o presentare possibilità di scampo
o presentare vie di accesso difficili e facilmente controllabili
o essere in vicinanza di un’ altra area che funga da bivacco alternativo


Giunta in vista della zona prescelta, in sede di pianificazione, la ptg si ferma e distacca un “NUCLEO RICOGNIZIONE” che raggiunge cautamente la zona di bivacco e si accerta innanzi tutto che non ci siano tracce della presenza dell’avversario e successivamente che abbia le caratteristiche riconosciute in sede di pianificazione.

Durante il montaggio e lo stazionamento in bivacco bisogna:

* ridurre al minimo i movimenti, i rumori, le luci
* tenere tutto l’equipaggiamento e soprattutto l’ Asg a portata di mano per l’eventuale abbandono rapido in caso di necessità
* non si devono accendere fuochi se non con le dovute precauzioni e sempre dietro autorizzazione
* non si deve lasciare la minima traccia che possa denunciare la presenza della ptg una volta abbandonato “STERILIZZAZIONE DEL BIVACCO”

E’ bene ricordare sempre che l’attività di ricerca dell’avversario tendente a contrastare il pattugliamento ha come obbiettivi prioritari i bivacchi