Uno spunto Interessante

La scorta di Berlusconi: italici “problemi”.
By Luca Tomaiuolo


Ormai è diventato un automatismo sociale e virale.

Pubblichi una foto della scorta dell’ex Presidente Berlusconi e sempre meno velatamente, partono i commenti negativi. Ma lo stesso vale per qualsiasi altro operatore istituzionale di scorta al politico di turno..

Nulla di strano direte voi.

Ma questa volta non è “Mr. Estero” che non crede in noi. No, troppo facile.

In questo caso, siamo noi che non crediamo nelle capacità partenopee.

Sono professionisti seri, validi, formati, capaci di gestire un uomo spesso ingestibile per mestiere. Per necessità, per volontà.

Che hanno saputo, anche quando si sono trovati in situazioni contingenti particolari, coprire i “buchi” creati dalla forte personalità del protetto.

Hanno sbagliato in qualcosa? Probabile.. Ma quanti di noi non l’hanno fatto?

Il presupposto é che chi lavora, sbaglia. L’importante è essere in grado di riparare e recuperare.

Come sempre ci ricordiamo solo dei fatti negativi, perché é concettualmente più facile.

Torniamo sempre alla base del discorso.

L’Italia é strana. Corre al cinema a vedere “Act of valor“ perché i Navy Seals sono tosti e cinematografici e poi va a vedere “ACAB“, perché i Nostri, in fondo, sono dei bastardi poco formati.

Scendiamo in piazza e urliamo che lo Stato fa schifo, ci scagliamo contro il poliziotto/carabiniere di turno perché pedina del sistema, per poi scagliarci nuovamente contro di essi quando ci rubano in casa, perché era loro compito prevenire e sorvegliare.

Siamo usciti dal discorso? Non credo proprio.
Credo invece che l’Italia abbia delle grosse opportunità e delle importanti professionalità ma che non riescano a venire fuori perché non vogliamo che escano.
Idealizziamo certi settori per poi smontarli a dovere, perché in realtà pronti a dare i frutti, visti gli ottimi germogli.

Iniziamo a riconoscere le qualità professionali italiane, perché spesso sono invidiate anche all’estero.
Ma sapete qual é il problema a mio avviso?
Il fatto che manca sempre di più l’(in)formazione. Troppe leggende, troppe storielle, troppe parole inutili.

E intanto, all’estero ridono di noi. Non della nostra professionalità.

Questo perché all’estero hanno linee guida e richieste ben precise in quanto a cv, che spesso non riesce nemmeno a colmare un ex operatore delle nostre Forze Speciali.
Quegli stessi operatori che evitano di esporsi e partecipare su blog, siti e social network solo perché così idealizzati da certi personaggi, che evitano proprio di partecipare.
Perché la curiosità morbosa di certi italiani é così forte da tirare su muri ideologici e comunicativi con chi invece, ne sono certo, vorrebbe poter portare nelle discussioni la sua sicura e indiscussa esperienza.

Ma ha ragione chi mi ha definito il Don Chisciotte nostrano. In fondo questo post non serve..

Perché assomiglia ad un martello di gomma, pesante, con una buona presa ma senza la parte essenziale: la capacità di ficcare dentro quel chiodo malefico.

Ma finché va, io martello.

Tratto da : [url=bloggingthesecurity.wordpress.com]bloggingthesecurity[/url]